Psicologia del gelato

La psicologa Viviana Finestrella, esperta in tematiche nutrizionali, ha stilato una classifica dal titolo: “Dimmi che gelato mangi e ti dirò chi sei.”

IL CONO CON CIALDA: scelto da chi predilige un’esperienza sensoriale completa non negandosi nulla e contando sulla sicurezza di un appagamento finale.

LO STECCO: a prima vista chi mangia questo tipo di gelato è una persona intraprendente. In realtà è un insicuro, ha bisogno che rimanga qualcosa di tangibile, lo stecco appunto, con cui giocare o anche solo da tenere in bocca.

IL GHIACCIOLO: si addice ad una personalità effimera e indipendente, preferisce un piacere da gustare immediatamente. Questo tipo di persona tollera poco la frustrazione dell’attesa.

IL BISCOTTO: per chi ha bisogno di grande rassicurazione. È quasi la merenda preparata dalla mamma: il biscotto rimanda al bisogno di un surplus di nutrimento affettivo.

LA COPPETTA: scelta di solito dai tipi più controllati e misurati. È il formato preferito da chi non riesce a lasciarsi andare fino in fondo e concedersi un piacere (che a volte “sporca” le mani o i vestiti), e da chi deve mantenere le buone maniere, anche con se stesso.

LE PRALINE: sinonimo di personalità moderna. Si tratta infatti di una scelta mordi e fuggi, caratteristica dei nostri tempi. È il gelato di chi ama portarsi una scorta di benessere, un piacere più piccolo, non dilagante, ma ripetuto nel tempo. Non solo la scelta, ma anche il modo di gustare il gelato è uno specchio della personalità, come spiega il professor Alessandro Amadori, psicologo: “Ci sono quattro possibili modi di mangiare il gelato: leccando, succhiando, a morsi, a morsetti. Chi mangia il gelato LECCANDO è una persona che ama la vita sociale, che partecipa molto volentieri ai contesti sociali e ama conoscere gente nuova. È la modalità degli ottimisti. SUCCHIARE è una forma più ‘infantile’ di leccare: chi mangia il gelato così probabilmente è una persona molto orientata ai legami affettivi intensi, quasi simbiotici. Chi invece consuma il gelato A MORSETTI tende ad essere una persona attenta, che non ama prendere decisioni affrettate e prevalentemente riflessiva. Chi, infine, mangia il gelato A GRANDI MORSI è una persona testarda, che vuole decidere di testa propria, che ama lavorare e che è tendenzialmente molto sincera”.

Il New York Daily News ha deciso di spiegarci che tipo di personalità abbiamo in base al nostro gusto di gelato preferito (lo studio fa riferimento ai gusti più popolari). Psicologia del gelato spicciola, pronta a sciogliersi sotto il sole di agosto. Ma tanto, co sto caldo, non vorrete mica mettervi a leggere notizie di cronaca?

Ecco quindi una lettura leggera leggera. Fatela con gli amici e scoprite il vostro profilo.

CIOCCOLATO: vivace, affascinante, seducente. Ma anche incline a fare drammi e particolarmente provocante

FRAGOLA: è il gusto delle persone fedeli, pacate, tolleranti. Grandi ascoltatori, ma anche un po’ introversi

STRACCIATELLA: chi lo sceglie è una persona forte, combattiva e tenace. Ama essere preparata di fronte alle sfide ma è anche parecchio egocentrica

NOCCIOLA: scelto da chi non ama stare al centro dell’attenzione. Timidoni ma con un grande cuore: molto affettuosi e attenti

CAFFÈ: il gusto dei perfezionisti, scrupolosi, coscienziosi. Forse un po’ pignoli, ma super affidabili!

LIMONE: analitici, razionali, lucidi e con un’alta capacità decisionale

CREMA: il gusto delle persone impulsive e facilmente influenzabili. Ma anche sognatrici, romantiche ed idealiste.

E voi, quale di questi siete?

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